Etna, Mongibello, il vulcano più attivo della Terra, il gigante buono o semplicemente ‘A Muntagna come lo chiamano i catanesi: ha tanti nomi una delle attrazioni turistiche più affascinanti della Sicilia orientale, diventata quasi un emblema di tutta la regione.
In altezza tiene testa alle cime più maestose delle Alpi e si piazza tra le montagne più alte d’Europa, ma il paesaggio dell’Etna è completamente diverso da quello delle altre vette della classifica. Dimenticate ghiacciai e alpeggi, ciò che vi attende sui versanti di questo monte dal cuore infuocato sono atmosfere lunari, scenografici contrasti tra pietra scura e lava incandescente e una vegetazione tenace che riesce a ricavarsi spazi vitali in un ambiente ostile.
In un’escursione di mezza giornata o una giornata intera si riescono a concentrare tante viste inusuali e altamente suggestive: campi lavici formati da colate recenti o antiche, paesini distrutti dalle eruzioni, crateri spenti, l’impressionante caldera della Valle del Bove, grotte vulcaniche. E poi naturalmente loro, le grandi star dell’Etna: i crateri sommitali ancora attivi.
Nel corso dei decenni il gigante buono ha ispirato miti e leggende ed ha affascinato scrittori, poeti e registi. Fatevi soggiogare anche voi: regalatevi lo spettacolo unico di una gita sul vulcano Etna.
Le cose da vedere sono sul monte comprendono sia bellezze paesaggistiche sia attrazioni storiche e culturali.
Nonostante l’Etna offra un’incredibile varietà di paesaggi e di esperienze, quasi tutti vengono qui per vedere essenzialmente una cosa: i crateri. E d’altronde non sono i crateri la caratteristica che agli occhi di tutti identifica immediatamente una montagna come un vulcano?
Il top dell’emozione è raggiungere il punto accessibile più alto dell’Etna e ammirare i crateri sommitali a 3300 metri di altezza. Sarete praticamente sulla bocca del vulcano, o meglio il punto più vicino ad essa da cui ammirarla in sicurezza, e avrete davanti a voi una vista incredibile: appena sotto di voi il cratere, più in là verso l’orizzonte il mar Jonio.
I crateri sommitali solitamente inclusi nei tour sono tre:
Un tipico tour ai crateri sommitali inizia con un viaggio in funivia dal Rifugio Sapienza (quota 1900) fino a quota 2500, da lì si prosegue in speciali mezzi 4×4 fio a quota 2900 e infine si sale a piedi per circa 2 km (dislivello di circa 400 metri); si ridiscende poi a piedi fino alla funivia.
Sono possibili alcune varianti con pezzi a piedi più o meno lunghi ma in generale si tratta di un’escursione impegnativa: ricordate che è pur sempre un’escursione in alta montagna!
Non è quindi cosa da tutti, inoltre anche per i più allenati raggiungere i crateri sommitali non è sempre possibile: per prima cosa dovrete farvi accompagnare da una guida autorizzata (è vietato salire da soli), inoltre i movimenti del vulcano sono costantemente monitorati e il minimo dubbio sulla sicurezza delle escursioni ne comporta la sospensione.
Più in basso rispetto al cratere centrale, lungo il versante sud si trovano i crateri silvestri, formati con l’eruzione del 1892 e oggi spenti: sono facilmente raggiungibili in auto e pertanto sono i più visitati. La visita ai crateri silvestri non richiede obbligatoriamente una guida ed è adatta anche a chi ha poco tempo a disposizione.
Una via di mezzo tra il cratere centrale e i crateri silvestri sono i crateri laterali ancora attivi a quota 2900 mt. Si raggiungono con una breve camminata dal punto in cui vi lasciano i mezzi 4×4.
Alcuni tour prevedono la visita all’interno di una grotta di scorrimento lavico: sì, avete capito bene, potete entrare “dentro il vulcano” attraverso una grotta lavica spenta.
Sarete accompagnati da una guida alpina vulcanologica che vi spiegherà nel dettaglio, in un linguaggio comprensibile a tutti, le dinamiche di uno dei fenomeni più spaventosi e al tempo stesso spettacolari presenti in natura.
Le grotte vulcaniche più famose sono la Grotta dei Lamponi4, la Grotta delle Palombe5, la Grotta del Gelo6 e la Grotta dei Tre Livelli7.
La Valle del Bove8 è una profonda vallata che si estende per circa 7 km ed è delimitata da pareti alte fino a 1000 metri. Questa grande caldera a ferro di cavallo si trova sul versante orientale del vulcano ed è una zona di grande bellezza.
Per molti l’Etna è solo il monte, ma per conoscerlo a fondo occorre anche prestare attenzione al lato umano: visitare i paesini che sorgono sulle sue pendici è un modo per toccare con mano la vita che è riuscita a svilupparsi nonostante la costante minaccia delle eruzioni.
Potrete scoprire borghi e cittadine più o meno grandi, palazzi storici, caratteristiche chiese, prodotti tipici locali come vini e pistacchio. Tra i più famosi borghi etnei si possono sicuramente citare Zafferana Etnea9, Nicolosi10, Bronte11 e Trecastagni12.
L’ex monastero benedettino San Nicolò La Rena a Nicolosi ospita la sede dell'ente Parco dell'Etna13, aperta ai visitatori. Al piano terra è presente un interessante Museo Vulcanologico, ottimo punto di partenza per conoscere questo monte particolare, la storia della sua formazione e le sue caratteristiche geologiche.
Proprio all’esterno della sede ha inizio il Sentiero del Germoplasma, un facile percorso lungo il quale crescono numerose erbe aromatiche e officinali, alberi da frutto, vigne: perfetto per una rilassante passeggiata immersi nei profumi della natura.
Nella mappa seguente potete vedere la posizione dei principali luoghi di interesse citati in questo articolo.
Più che un’attrazione da vedere, l’Etna è un’esperienza da vivere. Avventurosa, romantica, scientifica, sportiva, lenta, malinconica, adrenalinica: scegliete voi il mood della vostra vacanza sull’Etna con un’attività a tema sulla base dei vostri gusti e interessi.
L’attività più popolare sul monte Etna è il trekking. Le escursioni a piedi permettono di immergersi completamente nella natura e di vivere un’esperienza dai ritmi lenti che si addice perfettamente alla contemplazione del paesaggio.
Le possibilità di trekking sul monte Etna sono davvero tantissime: si va da facili camminate di un’ora o poco più, adatte anche a bambini, a escursioni impegnative di più giornate che richiedono forza fisica ed esperienza in montagna.
A seconda del vostro livello e dell’esperienza che volete fare potete percorrere i sentieri escursionistici dell’Etna da soli, in compagnia di una guida privata o partecipando a un tour trekking di gruppo.
Il più famoso tra i sentieri adatti a tutti è chiamato “Schiena dell’Asino“: lungo 5 km, inizia nei pressi del Rifugio Sapienza e raggiunge un punto da cui è possibile ammirare la valle del Bove.
Un’altra possibilità se volete camminare senza guida è un sentiero di circa 4 km sul versante nord-est che parte dal Rifugio Citelli.
In anni recenti è cresciuto a dismisura l’interesse per le escursioni in bicicletta sull’Etna, complice anche la diffusione della bici a pedalata assistita.
Gli appassionati di mountain bike troveranno pane per i loro denti con tanti percorsi tra cui scegliere, compresa la possibilità di effettuare la scalata dell’Etna. I paesaggi da esplorare in bici sono diversissimi, così come i terreni su cui pedalare: pinete, boschi, strade asfaltate, piste fuori strada, sentieri con fondo di sabbia e roccia vulcanica.
Ma l’Etna su due ruote non è un’esperienza riservata agli esperti: molte agenzie organizzano bike tour con guida o self-guided e offrono il servizio di noleggio bici elettriche per rendere questa magnifica esperienza accessibile anche a chi non è allenato.
Non c’è bisogno di fare tanta fatica per ammirare l’Etna: il tour in jeep è la soluzione perfetta per chi vuole godersi il massimo camminando il meno possibile.
Piedi, bici e jeep non sono gli unici mezzi con cui è possibile esplorare il vulcano: si possono fare anche splendide cavalcate, avventurose escursioni in quad o rilassanti passeggiate a bordo di asini. È possibile persino vedere l’Etna dall’alto partecipando a un tour in elicottero!
Se siete appassionati di fotografia non perdete l’occasione di partecipare a un photo tour: verrete accompagnati nei punti più adatti a fermare in uno scatto la potenza e la spettacolarità di un’eruzione o piccoli dettagli in cui si rivela la peculiare bellezza di questo luogo.
Si può sciare sull’Etna? Certamente sì! Sono due i comprensori sciistici del monte Etna: il più grande si trova sul versante sud a Nicolosi, l’altro è quello di Piani di Provenzana-Linguaglossa sul versante nord.
Entrambi gli impianti comprendono piste di diversi livelli, dai principianti agli esperti.
Si può ammirare l’Etna anche dal basso in un modo insolito e romantico, ovvero salendo a bordo dei treni della ferrovia Circumetnea. Si tratta di uno storico percorso ferroviario che corre intorno al vulcano toccando tutti i principali borghi della zona in circa tre ore; la partenza è dalla stazione di Catania Borgo e l’arrivo è a Riposto.
Il treno rimane a bassa quota, quindi non è possibile vedere i crateri durante la corsa, ma rappresenta un mezzo affascinante per ammirare l’Etna nella sua interezza. È usato dagli escursionisti per raggiungere i borghi da cui partono i sentieri ma è anche una valida alternativa alle escursioni a piedi per chi ha problemi di mobilità.
La Circumetnea non è un trenino turistico quindi siate pronti a sopportare qualche scomodità. È possibile scendere lungo il percorso per visitare i diversi paesini; attenzione però perché le fermate possono variare a seconda degli orari: è bene quindi programmare l’itinerario consultando gli orari aggiornati.
Istituito nel 1987, il Parco dell’Etna è il primo parco naturale della regione Sicilia. È stato fondato con il doppio scopo di difendere il delicato ecosistema del vulcano e promuovere lo sviluppo delle comunità locali in un’ottica di ecosostenibilità.
Occupa una superficie di 59.000 ettari ed è diviso in quattro zone con differenti gradi di tutela che vanno dalla zona A (massima tutela, minimo intervento dell’uomo) alla zona D (urbanizzata).
Il monte Etna occupa il centro del parco. È alto circa 3350 metri, ha un diametro di 40 chilometri e un perimetro di base di oltre 140 km; occupa una superficie di 1260 kmq.
Trattandosi di un vulcano attivo l’Etna è in continua trasformazione, ma ciò che non può mutare è il legame indissolubile dei siciliani che da secoli convivono con questa meraviglia della natura al tempo stesso minacciosa e stupefacente.
I comuni che ricadono nel territorio del Parco dell’Etna sono venti:
La popolazione complessiva è di circa 250 mila abitanti.
Come avete visto si può visitare l’Etna in tanti modi diversi. Questo a volte può spaventare e far nascere tanti dubbi e domande: vediamo insieme le più comuni.
Se parliamo di Etna in generale sì: il gigante buono si può visitare da gennaio a dicembre. Questo però non significa che si possa fare tutto in qualsiasi periodo dell’anno.
Alcune escursioni dipendono molto dalle condizioni atmosferiche, e in generale non sono possibili i trekking ai crateri sommitali nel periodo che va da novembre a maggio-giugno; in questi mesi vengono organizzate escursioni sugli sci riservate a sciatori esperti. Altri esempi di tour stagionali sono quelli a cavallo o asino.
Negli ultimi anni il periodo fine settembre-ottobre è stato caratterizzato da violentissimi temporali, pertanto si sconsigliano escursioni in alta quota in questi mesi.
Per le classiche visite turistiche, i trekking e i giri in bicicletta il periodo migliore è la primavera, quando le temperature calde ma non soffocanti permettono di godersi al meglio e con meno rischi lo splendido paesaggio. In questo periodo inoltre la natura dà il meglio di sé con lo sbocciare di piante e fiori variopinti e i comuni intorno al vulcano organizzano molti eventi locali.
L’estate è il periodo di maggior afflusso turistico: è senz’altro un buon periodo per visitare l’Etna, soprattutto per chi vuole fare escursioni al tramonto o dormire in quota per ammirare l’alba sul vulcano.
Gli svantaggi di un tour estivo sono l’affollamento nelle zone più turistiche e il pericolo di scottature e disidratazione. Se volete fare un trekking, considerate che camminare sotto il sole cocente risulta più faticoso: non cercate di strafare, prenotatene uno adatto al vostro livello.
D’inverno il vulcano è poco visitato: se è vero che le attività possibili si riducono allo sci e alle ciaspolate, è altrettanto vero che si può godere della vista mozzafiato di un vulcano innevato senza le grandi folle estive.
Una delle domande più frequenti che si pongono i viaggiatori desiderosi di vedere l’Etna è: possiamo andare da soli o dobbiamo per forza prenotare un tour?
Come già detto, per legge alcune zone dell’Etna sono accessibili soltanto se accompagnati da una guida autorizzata: in questo caso quindi è necessario prenotare un tour.
Nelle zone “libere” potete andare da soli, ma considerate sempre che l’ambiente del vulcano è particolare e pur non essendo più pericoloso di una “normale” montagna presenta alcune piccole insidie da non sottovalutare.
Partecipare a un tour è la scelta migliore sia per la sicurezza sia per trarre il meglio dalla vostra visita. Essere accompagnati da un’esperta guida locale vi permette di raggiungere i posti più suggestivi e arricchire la giornata di preziose informazioni che vi faranno apprezzare di più quest’ambiente così particolare.
I prezzi dei tour sull’Etna variano enormemente: potete trovare tour da 30 euro così come da 200 e più. I fattori che incidono sul prezzo sono la serietà dell’agenzia che organizza (possesso dei requisiti di legge), la durata del tour, il numero dei partecipanti, i mezzi utilizzati, i servizi offerti.
In particolare se prenotate un tour che prevede l’uso della funivia verificate sempre se il biglietto è compreso nel prezzo: tour molto più economici di altri in genere non lo comprendono, e questo spiega la forte differenza di prezzo.
Per i singoli viaggiatori può essere molto costoso partecipare a un tour perché in genere le agenzie richiedono una tariffa minima per 2 o 3 persone. Per ovviare a questo problema si può scegliere un’agenzia che offre la possibilità di aggregarsi a un piccolo gruppo già costituito.
La partenza dei tour sull’Etna è sempre soggetta a una decisione finale da parte della guida.
Se, valutate le condizioni atmosferiche, la guida stabilisce che non ci siano le necessarie condizioni di sicurezza il tour viene annullato; i tour si svolgono anche in presenza di nuvole o pioggia se la visibilità è ritenuta buona o discreta.
Fate molta attenzione alle previsioni del tempo se partite per un trekking fai da te e in caso di dubbi chiedete sempre consiglio alla gente del posto. La regola aurea è: meglio rinunciare che rischiare.
Dipende dal tipo di tour. Si va da tour che non richiedono alcuna abilità motoria (si sta comodamente in jeep) ad altri che richiedono un notevole sforzo fisico.
Scegliete sempre un tour adatto al vostro livello; se partite in gruppo scegliete il livello adatto alla persona meno allenata.
Dipende dall’agenzia che avete scelto. La maggior parte dei tour partono da Catania: nel prezzo in genere è incluso il pick up dall’hotel, in alternativa la vostra agenzia vi comunicherà il punto di ritrovo.
Esistono tour in partenza da altre località, sia piccoli borghi nelle vicinanze del vulcano, sia famose località turistiche della Sicilia orientale come Taormina, Giardini Naxos, Ragusa o Siracusa.
Troverete facilmente da mangiare e da bere sull’Etna: ristoranti e bar sono presenti in tutti i borghi attraversati dai tour organizzati; nel piazzale di partenza della funivia sono presenti ristoranti, bar e negozi dove è possibile acquistare panini, bevande e snack da portare in escursione.
A quota 1900-2000 potete pranzare al Rifugio Sapienza che propone una tipica cucina di montagna oppure al self-service La Terrazza dell’Etna.
L’abbigliamento consigliato per un’escursione sull’Etna è quello di una normale escursione in montagna. È tassativo indossare scarpe comode: sono sempre consigliati gli scarponcini da trekking, le scarpe da ginnastica o running sono adatte solo su certi percorsi mentr sandali e infradito sono da evitare assolutamente.
Il consiglio è di vestirsi a strati ed essere preparati ad un clima che può variare velocemente. Anche in estate portate con voi felpa e giacca, possibilmente impermeabile e antivento.
Chiedete informazioni sull’abbigliamento più precise, specifiche per il tour che volete fare e il periodo in cui andate, all’agenzia con cui prenotate.
In questo caso dipende sia dall’agenzia con cui prenotate sia dal tour che volete fare. È vietato entrare nella zona A con animali da compagnia, pertanto se intendete arrivare al cratere centrale o altra area inclusa in questa zona dovrete farlo senza il vostro amico a quattro zampe.
In altre zone l’ingresso ai cani non è vietato per legge, ma non date per scontato che gli animali siano ammessi in tutti i tour: alcune agenzie non li accettano, altre li accettano solo se prenotate un tour privato.
Il monte Etna è una delle attrazioni turistiche più visitate della Sicilia, di conseguenza intorno al gigante buono sono sorte numerose strutture alberghiere in grado di ospitare un alto numero di turisti.
La scelta sul dove alloggiare è quindi molto ampia, sia in termini di quantità che di qualità: nel territorio del parco dell’Etna potete trovare hotel di ogni tipo, da alberghi economici a lussuosi 4 stelle, ma la maggior parte degli alloggi turistici dell’Etna si concentra intorno a Nicolosi, che è diventato un po’ il centro di riferimento per chi vuole visitare il monte.
Per un’esperienza romantica potete prenotare un bed&breakfast in uno qualsiasi dei graziosi borghi dell’Etna, mentre se volete fare trekking di più giorni potete pernottare in uno dei rifugi escursionistici presenti sul monte. Seppur dotati di tutti i servizi essenziali, i rifugi non sono hotel e richiedono spirito di adattamento.
Fate molta attenzione alla posizione dell’hotel o b&b che desiderate prenotare perché alcune strutture riportano “Etna” nel loro nome ma si trovano in realtà fuori dal territorio del parco, e in certi casi anche molto lontani dal monte.
Considerate inoltre che è possibile fare un’escursione al vulcano partendo da Catania, Siracusa, Taormina e altre ancora, pertanto se preferite alloggiare in città potete fare base in una di queste: tutte e tre offrono una gran varietà di alloggi per tutte le tasche. Minore è la distanza dal vulcano, più tardiva sarà la vostra sveglia mattutina.
Le possibilità per chi vuole raggiungere l’Etna con i mezzi pubblici sono soltanto due: visitarlo “dal basso” con i treni della ferrovia Circumetnea oppure arrivare al Rifugio Sapienza, punto di partenza della ferrovia, con un bus della compagnia locale AST in partenza da Catania. C’è una sola corsa al giorno e la durata del viaggio è di un’ora.
Con l’auto a noleggio le cose diventano molto più semplici. Da Catania basta prendere l’autostrada A18 Catania-Messina in direzione , uscire a Gravina di Catania e seguire le indicazioni per Nicolosi-Etna Sud. È anche possibile salire sul versante nord-est (dal lato di Zafferana Etnea), in questo caso l’uscita consigliata è Giarre.
Il monte Etna si trova nella Sicilia orientale, in provincia di Catania, a sud-ovest dei Monti Peloritani e a sud-est della catena dei Nebrodi nell'Appennino Siculo.