Un bel problema consigliare cosa mangiare in Sicilia: quest’isola meravigliosa vanta la più varia tra le cucine regionali italiane e da molte persone è considerata anche la più buona in assoluto.
Il risvolto positivo di questa situazione amletica è che durante la vostra vacanza in Sicilia potete ordinare un qualsiasi piatto e siete certi di cascar bene! Da un semplice antipasto di acciughe crude a un gran finale di dolci, una cena in Sicilia è una vera festa del gusto.
Non solo la cena: le gioie del palato iniziano già al mattino con colazione a base di granita con la brioscia, poi a metà mattinata si può spezzare la fame con uno spuntino acquistato in una bancarella di street food.
E per pranzo che ne dite di un piatto di spaghetti ai ricci di mare? Tranquilli, non dovete attendere la cena per rituffarvi nelle bontà della tradizione enogastronomica siciliana: un gelato al pistacchio dà sollievo al caldo e ai languorini di stomaco.
Ogni pasto, s’intende, può essere accompagnato da ottimi vini di produzione locale. Siete pronti per un viaggio nel gusto?
Quali sono i prodotti tipici della Sicilia da assaggiare durante la vacanza o da portare a casa? Ecco una lista essenziale dei prodotti siciliani da provare, che comprende sia fiori all’occhiello della tradizione enogastronomica italiana famosi in tutto il mondo sia umili ingredienti base di una dieta contadina.
La pesca è una delle attività economiche che hanno forgiato l’identità della Sicilia. Per secoli, prima dell’avvento del turismo, tanti villaggi lungo la costa hanno trovato la ricchezza – o la mera sopravvivenza – nelle feconde acque che li bagnano.
Prodotti tipici che raccontano il legame indissolubile della Sicilia con il mare sono tonno, alici, sarde e bottarga: quattro ingredienti che si ritrovano spesso nei piatti tipici.
I formaggi storici siciliani si caratterizzano per l’uso di latte crudo e di cagli naturali, attrezzature in legno e in rame, stagionatura e maturazione in locali naturali dal clima fresco e ventilato.
La loro presenza è più evidente nelle città e nei borghi dell’entroterra, dove sopravvivino le tradizioni pastorali e agricole, ma il formaggio è anche un ingrediente base di alcune tra le più famose ricette siciliane.
Tre formaggi siciliani da provare assolutamente sono:
Un formaggio che non mancherete certamente di assaggiare, perlopiù come ingredienti di dolci ghiottissimi, è la ricotta.
La vite viene coltivata in Sicilia fin dall’antichità: in oltre 2000 anni di tradizione la produzione siciliana si è notevolmente diversificata, sia nei rossi che nei bianchi, e ha prodotto vini di altissima qualità accanto ad altri di pretese meno ambiziose ma perfetti per accompagnare ed esaltare la gustosa cucina regionale.
L’orgoglio della regione è il Marsala, vino liquoroso storicamente prodotto nell’omonima città in provincia di Trapani. Non confondetelo con il Malvasia, un vino dal sapore dolce originario dell’isola di Lipari (provincia di Messina). Altro vino “isolano” da provare se amate Marsala e Malvasia è lo Zibibbo di Pantelleria: raro e peculiare, sembra racchiudere in una bottiglia tutti i profumi del Mediterraneo.
Il più famoso tra i rossi siciliani è il Nero d’Avola, un vitigno 100% siciliano dall’elevato grado alcolico e molto corposo.
Forse non vi fa pensare immediatamente alla Sicilia ma il sale è certamente il più tipico (e il più diffuso!) prodotto proveniente da questa regione: un’altissima percentuale del sale per uso alimentare venduto in Italia viene proprio da qui.
Le saline sono un tratto distintivo del paesaggio siciliano e hanno profondamente segnato la storia e l’economia del territorio. A Trapani, a Marsala, a Siracusa e in altre località della Sicilia è possibile trovarsi di fronte a brillanti cime bianche fatte non di neve ma di sale.
Anche se lo trovate in vendita nei negozi di tutta Italia, il sale di Sicilia è un souvenir tipico che verrà senz’altro apprezzato da chiunque lo riceva.
Tra i tanti prodotti tipici siciliani, ce ne sono due che hanno ampiamente contribuito alla fortuna turistica del luogo in cui vengono prodotti.
Il primo è il cioccolato di Modica, un’eccellenza della pasticceria italiana a cui la città d’origine ha dedicato un festival e un museo: si tratta di un cioccolato pregiato che si ottiene con una particolare lavorazione definita “a freddo”. Storicamente era un prodotto consumato solo dalle famiglie nobili in occasione di feste o celebrazioni importanti; solo recentemente è diventato accessibile a tutti.
L’altro è il pistacchio verde di Bronte, noto anche come l’oro verde del territorio etneo. Riconosciuto come un prodotto unico ed esportato in tutto il mondo, è un aggiunta raffinata a squisite ricette di pasticceria e gelateria.
Un classico della cucina siciliana, perfetto per buttarsi a capofitto nei sapori mediterranei fin dal primo piatto, è la Pasta alla Norma: pastasciutta (solitamente maccheroni) condita un sugo preparato con salsa di pomodoro, melanzane fritte, ricotta salata e basilico fresco. Il nome pare sia un riferimento alla famosa opera di Vincenzo Bellini, compositore nato a Catania, stessa città da cui proviene la ricetta originale.
Un’altra ricetta a base di pasta originaria della Sicilia è la pasta ‘ncasciata, il piatto preferito dal Commissario Montalbano nella celebre serie televisiva. Fidatevi di un noto buongustaio e provate questa deliziosa pasta al forno con melanzane e caciocavallo: è una ricetta semplice ma appetitosa, ideale anche come piatto unico.
Se viaggiate nella Sicilia occidentale, in particolare nella zona di Trapani, non perdete l’occasione di assaggiare il cous cous di pesce. L’idea della ricetta si avvicina molto al cous cous della tradizione nordafricana, ma in questo caso l’ingrediente principale non è la carne bensì scampi, vongole e pesce da zuppa.
A questa ricetta tipica la città di San Vito lo Capo dedica un importante festival gastronomico che si tiene ogni anno a fine settembre.
Tecnicamente parlando è un contorno, ma la caponata è così buona che non pochi turisti decidono di abbuffarsene e farne il piatto principale del loro pasto.
Gli ingredienti base sono gli stessi di altre tipiche ricette siciliane, tra cui la già citata pasta alla norma: si tratta di melanzane, pomodori e basilico, tre rappresentanti della tradizione povera usati qui per creare un mix di verdure fritte ripassate in padella che assumono un gusto agrodolce.
Un secondo a base di pesce che troverete facilmente nei ristoranti in diverse zone della Sicilia sono le sarde a beccafico, una ricetta tradizionale a base di sarde, pinoli, uva sultanina e alloro. Ne esistono versioni in umido (tipiche di Messina) e altre fritte (più diffuse a Catania).
Un altro classico tra i secondi di pesce è il pesce spada alla messinese, cucinato con pomodori pachino, olive, capperi e cipolla di Tropea: un trionfo di sapori mediterranei che riunisce ben 3 prodotti IGP e un presidio Slow Food.
A chi preferisce la carne consigliamo di provare il falsomagro, una corroborante ricetta che consiste in fettine di manzo farcite con carne bovina macinata, mortadella o pancetta, lardo, uova e caciocavallo che vengono poi cotte in padella.
La Sicilia è il paradiso dei golosi: nessun’altra regione italiana può vantare una pasticceria rinomata come quella siciliana. Qui il dolce non è relegato a un accessorio da fine pasto o a un premietto da dare a bimbi buoni: è una vera arte, un orgoglio regionale, un elemento imprescindibile della quotidianità.
Anche voi vi adeguerete presto alle usanze locali e cassate, granite, cannoli e dolci a base di pasta di mandorla saranno presenti in ogni giorno della vostra vacanza.
Caso unico in Italia, la Sicilia ha fatto dello street food un punto d’orgoglio. In particolare è il cibo di strada palermitano ad essere diventato così famoso da venir considerato un’attrazione turistica degna di interesse al pari di magnifici palazzi barocchi, spiagge bagnate da acque cristalline e altre meraviglie del paesaggio e della storia siciliani.
Mercati, friggitorie, chioschi agli angoli delle strade e baretti minuscoli sono citati in tutte le guide turistiche accanto a ristoranti stellati: potete cercarli da soli oppure partecipare a uno street food tour.
Le specialità dello street food palermitano da provare sono:
Per finire due importanti precisazioni. Prima: lo sfincione non è una pizza! Seconda: guai a ordinare “gli arancini” a Palermo. I tipici timballi di riso ripieni, dalla panatura croccante, nel capoluogo siciliano vengono chiamati rigorosamente al femminile.
Viva le arancine e tutte le bontà del cibo di strada in Sicilia!